E poi ti guardi.
E poi ti senti.
E poi pensi.
E poi ti chiedi. Se sia giusto così. O se non abbia
sbagliato tutto.
E poi vedi. Gli altri. Quelli che non conosci e quelli che
conoscevi, che non conosci riconosci più.
E ti dici
Ma sto sbagliando tutto?
Perché non ho più quello che avevo, perché chi avevo ha
quello che avevamo?
Perché, insieme hanno fatto quello che non abbiamo mai fatto
noi, insieme?
Perché io non ci sono riuscito, a ricominciare?
Perché, invece, il tempo passa e tu riesci ancora, sempre,
ad amare?
Sono giovane. Punti di vista. C’è chi ha un compagno da
anni, chi ha trovato la persona che avrà accanto tutta la vita, la persona che
non lo farà mai sentire solo. O almeno, è quello che si crede.
E allora perché, tu,
tu¸che l’hai provato, l’hai voluto,
non lo desideri più? Perché non c’è niente in te che ti faccia sognare di
tornare in quello stato di mancanza di aria, di respiro, di tristezza, di
angoscia…. Piacere?
Cosa c’è che non va, in te? Che preferisci stare solo, in
una casa vuota - soffocante, in un blocco dell’immaginazione, in una prigione
di solitudine? Perché il cancello è aperto e tu non esci? Credi forse di essere
già dalla parte giusta delle sbarre? Credi che la libertà sia dal tuo lato?
È giusto non volere quello che hanno gli altri? Quello che
rende felici gli altri?
Piuttosto. Perché. Hai paura. Per gli altri. Perché. Non soffri.
A vedere. Quello che hanno. Gli altri. Quegli. Altri. Proprio quelli. Perché. Ti
fa tristezza. Perché prevedi. La storia. La Fine.
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