Dracula e il mito dei vampiri:
una mostra che va dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013, ma che speriamo
finisca molto prima.
Sono stata alla mostra domenica
scorsa (…ieri). Se avessi cercato “Dracula” su Wikipedia, avrei trovato molte
più cose.
Dalla pubblicità sembrava una
mostra infinita, piena di cose, di curiosità e storia, con centinaia di
materiali provenienti da tutto il mondo… In effetti, Dracula e Vampiri sono un
tema così ampio che se ne potrebbe parlare per anni.
“Non si possono fare foto.” “Neanche alla locandina?” “No.” “Ma è fuori dalla mostra.” “No.” “Ma siamo solo all’ingresso della Triennale.” “No.” “Praticamente in mezzo alla strada.” “No.” …va bene.
Davanti alla tenda nera che segna l’ingresso alla mostra. Si
sentono voci cupe provenire da dietro la tenda, sembra interessante. La
signorina che ci strappa i biglietti è decisamente mostruosa. E non lo fa
apposta.
Scostiamo la tenda: un bellissimo
video con l’inizio del film “Dracula” di Bram Stoker. Mh, ci sta.
Prima stanza. Tutto è oscuro. Come fossimo entrati in una tomba. Figo.
Quindi cercano anche di spaventare, mi piace.
Davanti a me, un quadro del vero
Dracula. A destra, pure. Scritte e spiegazioni storiche sui muri. Ok.
Qualche passo. Oggetti vari di
epoca medievale e non (un arco, un turbante, una cartina geografica). Altra
storia scritta sui muri e la pratica dell’impalamento. (Dal vivo, sarebbe stata
interessante.)
Qualche passo. Antichi libri con
annotazioni di Bram Stoker.
Elenco di scrittori che hanno
scritto di vampiri, ma soprattutto Bram Stoker.
Seconda stanza: stanza della paura.
Nell’aria, un “O Fortuna” dei
Carmina Burana.
Al muro una citazione dal libro Dracula
di Bram Stoker.
Un “gioco” vietato ai bambini.
C’è una grande scatola di legno con dei buchi all’altezza degli occhi per
sbirciarci dentro. Sembra interessante, quasi pauroso. Considerando che la cosa
più a tema vista finora era la ragazza dei biglietti.
Mi avvicino. Non accade nulla.
Aspetto, spaventata da me stessa e dall’oscurità. E terrorizzata dalla
possibilità che qualcuno, da dentro la scatola, possa infilarmi un dito in un
occhio. Ma quello che si vede non ha nulla di strano: una lucina rossa e altri
visitatori che guardano dai buchi dall’altra parte della scatola. Ah! Adesso ho
capito… ma… ma che paura! Dall’altra parte non può esserci nessuno, quel lato
della scatola è attaccato al muro! Sarà un effetto ottico? Questo sì che è da
vietare ai bambini, ho del molliccio nelle mutande…
Andando nella terza stanza riesco
a scorgere che da un lato della famosa scatola della paura c’è un televisore
(ecco la lucina rossa, era il led -_-) che riproduce il lato della scatola che
si vedeva dal buco.
Terza stanza: parte del film “Nosferatu” su tre enormi schermi.
Fine della terza stanza.
Per arrivare nella quarta stanza
un costume del film “Dracula di Bram Stoker”.
Quarta stanza dedicata alle donne vampiro e vamp: costumi di scena di
personaggi femminili di vari spettacoli teatrali che non c’entrano nulla con
Dracula e vampiri, E due burqa, che non si sa mai.
Quinta stanza (che poi è un corridoio che conduce verso l’uscita),
una stanzetta vietata ai bambini perché dentro ci sono illustrazioni
pornografiche di una ragazza che si tocca mentre Dracula la spia eccitato dalla
finestra.
Fine della mostra accompagnata da
un video di “Dracula di Bram Stoker”.
Tenda nera. AAAAH! Il mostro dei
biglietti! Quello gli è venuto bene.
8 euro per venti minuti di
passeggiata al buio. A questo punto esco nella notte, sicuramente un
pipistrello lo vedo... e saprà raccontarmi molte più cose.
Questo è il link di
Nonciclopedia: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Dracula.
Margherita Tercon